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Iperfocale

Premessa
Ho fatto una ricerca in rete ed ho trovato molte informazioni sull' iperfocale. Ad esempio, su wikipedia troviamo: "La distanza iperfocale o semplicemente iperfocale è la distanza di messa a fuoco che permette di estendere la profondità di campo dall'infinito alla metà di tale distanza ed è sempre riferita ad una precisa lunghezza focale e ad una precisa apertura relativa di diaframma."
Molti siti riportano la formula per il calcolo dove H è la distanza iperfocale, f la lunghezza focale, N il rapporto focale di apertura (diaframma), c il circolo di confusione.


Non voglio ripetere questi concetti teorici, cercherò quindi per quanto mi è possibile di semplificare al massimo e trovare una soluzione pratica da utilizzare direttamente sul campo. In altre parole come calcolarsi velocemente l'iperfocale per avere la massima profondità di campo per quella determinata immagine che si stà riprendendo.

Sappiamo bene quanto sia importante, nella foto paesaggistica, avere tutto perfettamente a fuoco, a cominciare dai soggetti in primo piano che solitamente utilizziamo, nella composizione per dare profondità, per finire con i soggetti più lontani, fino all'infinito. Tutto questo, naturalmente, deve risultare perfettamente a fuoco.

Le componenti che ci permettono di fare questo sono un obbiettivo, solitamente con una focale grandangolare, un diaframma chiuso (f/11 - f/16 - f/22), ed una prestabilita distanza di messa a fuoco (iperfocale) che permetta all'obbiettivo di sfruttare la massima nitidezza, da pochi centimetri fino all'infinito.




Molti obbiettivi fotografici, specialmente quelli fissi, hanno incisa sul corpo una scala con i diaframmi per il calcolo dell'iperfocale. Faccio un esempio: a lato vediamo un obbiettivo 50mm fisso con la scala dei diaframmi stampata sul corpo.

Impostiamo in macchina il diaframma f/16, ruotiamo manualmente la ghiera di messa a fuoco fino a che il simbolo dell'infinito combacia perfettamente con il valore f/16 di destra, indicato dalla freccina rossa. Di conseguenza si avrà una corrispondenza al valore f/16 di sinistra nella scala metrica di circa MT 2.8. In questa situazione, se scattiamo una foto, avremo tutto perfettamente nitido da 2,8 metri fino all'infinito.




Quando utilizzarla
Ma quando è giusto utilizzare la distanza iperfocale? Sappiamo che il suo utilizzo ci permette di avere la profondità di campo più estesa per quella focale e quel diaframma.

Calcolare la distanza iperfocale per fotografare una barca in mezzo al mare non serve. In questa situazione occorrerà semplicemente valutare la lunghezza focale che vogliamo utilizzare. Considerando che si vuole fotografare un soggetto a centinaia di metri, si utilizzerà un tele con un diaframma che ci permetta di avere un tempo di scatto che eviti il micro-mosso. Metteremo a fuoco la barca e scatteremo la nostra foto.

A questo punto, inseriamo nella composizione un soggetto in primo piano per dare profondità alla scena, ad esempio un castello di sabbia sulla spiaggia. Vogliamo scattare un'immagine che ci mostri nitidamente entrambi i soggetti. Per fare questo, avremo bisogno di una profondità di campo molto estesa che ci consenta di visualizzare perfettamente a fuoco sia il castello di sabbia a pochi metri dalla fotocamera, sia la barca a qualche centinaio di metri. In questa situazione è consigliabile utilizzare un obbiettivo grandangolare con un diaframma chiuso (f/11-f/16). Metteremo a fuoco manualmente, spostando la ghiera sulla distanza iperfocale precedentemente calcolata.

Facciamo un altro esempio nel quale non occorre conoscere la distanza iperfocale. La stessa scena come sopra e cioè il castello di sabbia nitido ma questa volta la barca sullo sfondo sfuocata. In questa situazione, ovviamente, diaframma aperto e messa a fuoco sul castello.
Calcoliamo l'iperfocale
Ora divertiamoci a calcolare le diverse iperfocali con un semplice programma disponibile online "DOFMaster" . Nella tabella occorre impostare il tipo di reflex (valore circolo di confusione in base alla dimensione sensore), il tipo di focale ed il diaframma utilizzati per trovare la zona di minima e massima nitidezza della nostra scena (profondità di campo).


Nell'esempio sopra ho scelto una reflex digitale D90, una focale di 18 mm, un diaframma f/16 ed un soggetto a circa 2 metri: in questa situazione mi basterà mettere a fuoco manualmente a metri 1,3 per avere tutto perfettamente a fuoco da 0,68 cm all'infinito, vedi figura sotto.


E' ovvio che in questa situazione dobbiamo disabilitare l'autofocus della macchina e mettere a fuoco manualmente, impostando il valore dell'iperfocale sulla scala metrica del nostro obbiettivo. Come vedete, l'iperfocale è un valore variabile legato a focale/diaframma/sensore che occorre calcolare.

Per calcolarlo sul campo, se non abbiamo riferimenti sull'ottica, possiamo utilizzare un regolo. Si trovano facilmente in commercio, ma volendo possiamo anche stamparlo noi utilizzando, allo scopo, questo programmino. Anche la stampa di una semplice tabella da tenere in borsa e da consultare tipo questa non sarebbe male.

E per i più tecnologici, utilizzando un piccolo software installato su un cellulare che supporta il java, potrete calcolare in modo semplice e veloce l'iperfocale. Scaricatevi questo programmino PDcalc e copiatelo sulla memoria del vostro telefonino. Io lo utilizzo sul mio Nokia ed è veramente utilissimo. In rete, comunque, se ne trovano diversi e graficamente anche molto curati da utilizzare sui nuovi smartphone e iPhone

Spero di avervi dato delle indicazioni utili senza dilungarmi troppo con noiosi discorsi teorici e formule. In definitiva l'iperfocale è quella precisa distanza di messa a fuoco che ci permete d'avere la più estesa profondità di campo con quella focale e quel diaframma. Per finire vi segnalo questa utile tabella excel i valori sono modificabili a piacimento, basterà poi stamparla per avere nella borsa a portata di mano le iperfocali del nostro obbiettivo preferito.



Spero di avere almeno in parte raggiunto l'obbiettivo che mi ero prefissato, e cioè cercare di esporre questo argomento nel modo che ritengo il meno dispersivo, soffermandomi almeno sulle basi e cercando poi di fornire esempi semplici e comprensibili. Se avete suggerimenti, consigli o critiche, potete tranquillamente contattarmi tramite questo form.
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